
Non Solo Orari: il Vero Valore della Routine e gli Errori più Comuni da Evitare
giu 6
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"Nel caos della vita quotidiana, la routine può essere la nostra forma più gentile di coerenza.” – Silvia Pelizza
👨👩👧 Caro Genitore,
Mattine caotiche, pomeriggi improvvisati, serate infinite... e tu che ti chiedi dove sia finito il tempo (e la pazienza).
Molti genitori arrivano a un punto in cui sentono che “bisogna organizzarsi meglio”, che forse serve più struttura, più ordine, più routine. Eppure, ogni tentativo rischia di finire nello stesso modo: frustrazione quando le cose non vanno secondo i piani. Oppure senso di costrizione, quando la routine – anziché aiutare – inizia a sembrare una gabbia.
In questo articolo esploriamo insieme perchè creare una routine sostenibile, flessibile e utile non serve a "tenere tutto sotto controllo", ma a vivere in modo fluido.
PERCHE' UNA ROUTINE E' COSI' IMPORTANTE?
Se ne parla ovunque: routine, abitudini, rituali quotidiani, cicli delle attività…Ma perché sono così importanti nella vita familiare?
Non si tratta solo di organizzazione o gestione del tempo. La routine è molto di più: è connessione, contenimento, consapevolezza.
Ecco 10 motivi (non scontati) per cui vale la pena creare, adattare e far evolvere la propria routine familiare:
🔸 Perché i bambini imparano col ritmo... non con l’orario
Non importa se non sanno leggere l’orologio.
Il corpo, il cuore, la mente imparano lo stesso che dopo la cena si dorme, dopo il gioco si riordina, dopo il bagnetto arriva il relax. È il ritmo, più dell’ora, che costruisce sicurezza. Una sorta di “musica di sottofondo” che regolarizza la giornata e aiuta a sentirsi orientati.
🔸 Perché crea micro-rituali di connessione
Non solo sequenze di azioni e to do list, ma anche momenti di attenzioni e ponti emotivi.
Sono quelle piccole cose che sembrano insignificanti ma, nel tempo, diventano preziosissime: il bacio sempre nello stesso punto prima di uscire, il “gioco inventato” che fate ogni sera, la canzone del risveglio. Non servono solo a organizzare il tempo, ma a nutrire il legame.
🔸 Perché aiuta anche a “non fare niente”
Sì, proprio così: avere una routine permette anche di non fare.
Perché quando sai che c’è un tempo per ogni cosa, puoi anche concederti quello per la noia, per l’imprevisto, per lo stare senza il fare. Uno spazio per la creatività, per l’ascolto, per la calma.
🔸 Perché ti salva nei giorni no
Ci sono giornate in cui va tutto storto. O in cui tu sei altrove, stancə, nervosə, svuotatə.
Ecco: in quei giorni, la routine diventa il tuo miglior alleato. Ti permette di andare avanti senza dover rimettere insieme i pezzi ogni volta. Perché certe cose, semplicemente, accadono. Anche quando tu non hai la forza di organizzarle.
🔸 Perché rende i limiti più chiari e accettabili
Quando qualcosa accade “sempre allo stesso modo”, non viene percepita come un'imposizione, ma come una “regola del gioco”.
Questo abbassa la tensione, riduce le proteste e rende più semplice la collaborazione. La differenza tra “Adesso si spegne la TV” e “È il nostro momento della sera” può sembrare piccola, ma cambia tutto: tono, reazione, connessione.
🔸 Perché aiuta anche lə adultə a cambiare abitudini.
Creare una routine non trasforma solo la giornata dei bambinə, ma anche la tua. Ti costringe (in senso buono) a fermarti, a semplificare, a ripetere gesti che ti fanno bene. Ti permette di mettere ordine nel caos, di accorgerti di quanto stavi rincorrendo tutto… e di iniziare a vivere con un po’ più di respiro.
🔸 Perché la routine è un contenitore affettivo
Le azioni ripetute non sono solo “cose da fare”. Diventano esperienze emotive condivise: il modo in cui vi guardate mentre lavate i denti, la voce con cui racconti la favola, le mani che preparano la colazione insieme. È lì che si costruisce il legame, nella somma delle piccole abitudini fatte con presenza.
🔸 Perché lascia spazio al cambiamento… senza caos
Avere una base solida non significa chiudersi alla flessibilità. Anzi. È proprio grazie a quella struttura che il cambiamento non fa paura: perché sai da dove parti e sai come tornare. Una trasferta improvvisa, un imprevisto, una giornata stravolta non mandano tutto all’aria: diventano semplici deviazioni, non crisi.
🔸 Perché allena l’autonomia senza forzature
Non serve spingere, urlare o minacciare per far fare le cose a unə bambinə. Se ogni giorno ci sono passaggi che si ripetono, piano piano impara a farli da solə. Non per obbedienza, ma perché si sente capace, preparatə, in grado.
Creare delle azioni che si ripetono con costanza aiuta davvero tuttə.
Per i bambinə:
offre sicurezza, rende il tempo più prevedibile e li aiuta ad affrontare meglio le transizioni – quei momenti di passaggio che, spesso, sono i più delicati. Quando sanno cosa aspettarsi, si rilassano. E quando si rilassano, tutto scorre meglio. Anche per chi è accanto a loro.
Per i genitori: è una mano tesa nei momenti in cui il cervello sembra un browser con 37 schede aperte (e nessuna che risponde). Una routine ben costruita crea una griglia di riferimento, riduce il carico mentale e alleggerisce la gestione quotidiana.
ROUTINE ≠ RIGIDITA': SFATIAMO UN MITO
Quando si parla di routine, molte persone immaginano subito un’agenda serrata, tabelle appese al frigorifero e orari al minuto.
Ma una routine efficace non è rigida. È adattabile.
Ogni famiglia ha un ritmo diverso. C’è chi ha bisogno di lentezza, chi di contenimento, chi di margine.
Tiene conto dei cambiamenti – le vacanze, un rientro difficile, una fase emotiva più intensa, un periodo particolarmente intenso. Organizza senza irrigidire. Semplifica senza controllare.
⚠️ Una routine troppo rigida rischia di creare più problemi che benefici: stress, tensioni quotidiane, fatica nel rispettare tempi irrealistici. E alla lunga, questo mina l’equilibrio familiare.
Per questo, nel percorso Evolution Parents, c’è una sessione interamente dedicata alla routine: non come programma da seguire, ma come strumento da costruire in modo consapevole, in linea con i bisogni reali della (propria) famiglia.
5 PILASTRI PER COSTRUIRE UNA ROUTINE DI SUCCESSO
🧭 1. Parti dai bisogni
Prima ancora di pensare alle attività o agli orari parti dai bisogni primari, e chiediti:
💡 Ha bisogno di dormire di più?
Se il mattino parte spesso con delle crisi, magari non è solo “pigrizia” ma un bisogno reale di recuperare energie.
💡 Ha bisogno di più movimento?
Un comportamento agitato spesso è semplicemente energia compressa che non ha trovato sfogo.
💡 Quando è più nervosə… ha mangiato? Ha corso? Ha avuto uno spazio per sé?
Le crisi non arrivano dal nulla. C'è sempre, c’è un bisogno insoddisfatto dietro.
Quando costruiamo una routine partendo dai bisogni fisiologici ed emotivi, non stiamo solo mettendo in fila delle attività: stiamo creando un contesto che sostiene il benessere di tuttə.
🔁 2. Inserisci piccoli rituali
Spesso li sottovalutiamo, ma i rituali quotidiani hanno un potere enorme.
Non sono solo “cose carine” da fare con i bambinə, sono strumenti che aiutano a rendere più fluidi i passaggi, a creare stabilità, a coltivare connessione.
Un rituale è un gesto che torna sempre uguale, con lo stesso tono, lo stesso ritmo, lo stesso significato. E proprio per questo rassicura, contiene, accompagna.
Segna il passaggio da un prima a un dopo, da un’attività all’altra, da un tempo all’altro.
🌙 Una canzone mentre si riordina → trasforma un momento potenzialmente conflittuale in un gioco condiviso.
💤 Un momento di coccola prima della nanna → aiuta a chiudere la giornata con calma, e non con una corsa affannata verso il letto.
👋 Una frase che accompagna la separazione al mattino → diventa una sorta di ponte che rassicura e dice: “ci ritroviamo presto”.
🧱 3. Crea colonne portanti
Non è necessario pianificare ogni minuto della giornata. Anzi, farlo spesso genera solo frustrazione.
Ma ci sono momenti chiave che, se mantenuti stabili e prevedibili, creano struttura e danno un ritmo più leggibile alle giornate.
⏰ Il risveglio
🍽 I pasti
🎒 L’uscita da scuola o dal nido
🌙 La sera prima della nanna
Sono questi i passaggi che segnano la giornata e che, se ripetuti con coerenza e dolcezza, diventano punti di riferimento emotivi delle vere e proprie “colonne portanti” che rendono l’intera giornata più fluida, anche nei momenti di maggiore confusione.
Aiutano il bambinə a orientarsi, a sapere cosa aspettarsi, e quindi a sentirsi più calmo, più autonomo, più sicuro. E aiutano anche te: meno contrattazioni, meno corse, meno sforzo decisionale continuo.
🤝 4. Co-costruiscila (quando possibile)
Una routine non è qualcosa che si impone dall’alto, ma può diventare qualcosa che si costruisce insieme, passo dopo passo, ascoltando i bisogni di chi la vive ogni giorno.
Anche i bambinə, se coinvoltə nel modo giusto, possono contribuire alla sua creazione. Per esempio offrendo piccole scelte, adatte alla loro età, che li facciano sentire partecipi e competenti.
🪥 “Preferisci lavarti i denti prima o dopo aver messo il pigiama?”
🏠 “Come potremmo rendere il rientro a casa più tranquillo?”
Perché quando ci si sente coinvolti, si è anche più disposti a collaborare.
E non si tratta solo una questione di "strategia" educativa: è rispetto reciproco. La routine riguarda tutta la famiglia, e ognunə ha diritto di sentirsi ascoltatə.
📅 5. Modificare quando non funziona
Se ogni sera c’è tensione per mettere il pigiama, forse è il momento di chiedersi (insieme) se quella parte della routine va modificata. Non per colpa di qualcuno, ma perché le routine, per funzionare, devono adattarsi a ciò che cambia: la crescita del bambinə, i nuovi bisogni, la stanchezza accumulata, le fasi emotive.
A volte basta poco: spostare un’attività di qualche minuto, anticipare una coccola, aggiungere una canzone o un gioco che segni il passaggio. Altre volte serve proprio fare spazio al confronto: “Secondo te cosa potremmo fare per rendere questo momento più divertente?”
È sorprendente quanto anche i più piccoli, se ascoltati davvero, sappiano offrire spunti preziosi.
Modificare non significa cedere.
Significa prendersi cura della relazione e costruire una routine che regga anche nei momenti difficili, senza trasformarsi in un campo di battaglia.
ERRORI DA EVITARE NEL CREARE ABITUDINI FAMILIARI
⚡ Voler fare tutto, troppo presto
L’entusiasmo iniziale può giocare brutti scherzi.
Partire con dieci nuovi step, checklist dettagliate e aspettative altissime sembra motivante… ma spesso non regge. Meglio iniziare da 1 o 2 momenti chiave (come il risveglio o la sera), consolidarli, e solo dopo aggiungere il resto. Perché la routine non è una corsa. È un processo.
🧩 2. Copiare le routine degli altri
Ogni famiglia è un ecosistema a sé. Quello che funziona per lə tuə amicə, o per quella mamma che segui su Instagram, potrebbe essere lontanissimo dai vostri bisogni reali.
Ispirarsi va benissimo. Ma la vostra routine deve nascere da voi, non da uno standard esterno.
🧍♀️ 3. Escludere i bisogni degli adulti
Una routine che tiene in piedi tutto, ma ti lascia svuotatə e con il fiato corto… non funziona.
Se non prevede pause, margini, piccoli momenti di respiro anche per te, prima o poi crollerà. Una buona routine è sostenibile anche per gli adulti, non solo “a misura di bambino”.
⏳ 4. Aspettarsi collaborazione istantanea
Un buon ciclo di abitudini si costruisce con il tempo. Non basta spiegarla una volta per avere adesione e serenità.
Serve ripetizione, pazienza, rinforzo. E quando qualcosa non va, non significa che avete sbagliato tutto: significa che c’è qualcosa da aggiustare.
Prima di salutarci...
Siamo arrivati alla fine, Caro Genitore, e come avrai capito la routine non è una gabbia, è un sostegno. È una struttura morbida che ti aiuta a vivere meglio le giornate, con più presenza e meno frustrazione. Non deve essere perfetta. Deve solo funzionare per voi.
Inizia da un momento della giornata. Poi un altro. Poi un altro ancora.
A presto.
Silvia.